Quello di Gabby Petito è un fatto di cronaca che ha letteralmente sconvolto gli Stati Uniti e su cui si sta indagando a fondo da giorni in cerca della verità. Ma anche del fidanzato della giovane Gabby che al momento è l’unico indiziato per l’omicidio della blogger.
Gabrielle Petito, classe 1999, era una giovane e bella ragazza amante dei viaggi, tanto da decidere di condividere le sue avventure sui canali Instagram, YouTube e TikTok, riuscendo a raggiungere addirittura il milione di follower.
Gabby nel 2019 si era fidanzata con Brian Laundrie e si era trasferita in Florida dove viveva con il ragazzo e la famiglia di lui.
Lo scorso 2 luglio i due fidanzati avevano iniziato un nuovo viaggio, questa volta il loro intento era dimostrare cosa significasse “viaggiare da nomadi”. Infatti avevano deciso di partire da Long Island e arrivare in Oregon a bordo di un furgoncino bianco.
All’improvviso però questo viaggio, documentato giornalmente sui social con foto e video dai fidanzati, sembra arrestarsi e di Gabrielle si perdono le tracce.
L’ultimo post pubblicato dalla ragazza, prima di sparire, è del 26 agosto. Gabby appare sorridente e tra le mani ha una zucca di stoffa. Un post su Halloween condiviso con due mesi di anticipo sulla festa. Sicuramente inquietante.

Il primo settembre, però, Brian si presenta a casa, in Florida, ma da solo. Nessuna intenzione di dire dove sia la sua ragazza o cosa sia successo: interrogato dagli inquirenti fa scena muta e non collabora.
I genitori di Gabby allarmati per aver perso le tracce della figlia decidono quindi di denunciarne la scomparsa l’11 settembre. Incredibilmente, qualche giorno dopo sparisce anche Brian: la sua famiglia dice che si è inoltrato in un’immensa riserva naturale. Sabato 18 settembre iniziano le ricerche anche del ragazzo ritenuto l’unico sospettato per la scomparsa di Gabby.
I litigi e la scomparsa di Gabby
Pochi giorni prima della scomparsa di Brian, la polizia rilascia un video registrato con una body-cam da un agente, datato il 12 agosto. La coppia aveva attirato l’attenzione nella città di Moab. Nel video Brian è pieno di graffi in faccia. Gabby piange e ammette di aver appena litigato col suo ragazzo. Lui specifica che c’è stata una piccola rissa, causata dal fatto che lui era salito sul furgone con i piedi sporchi. Dice che non vuole perseguire un’accusa di violenza domestica contro Petito, anche se lei l’ha evidentemente aggredito, graffiandolo in viso.
La polizia aveva consigliato a Laundrie di passare la notte in un albergo, senza Petito, ma non aveva arrestato nessuno dei due.

Le ultime telefonate di Gabby alla madre risalgono al 23-24 agosto, l’ultimo sms il 30 agosto: «Non c’è campo a Yosemite».
Purtroppo poche ore fa la svolta. Un cadavere ritrovato domenica scorsa nella Bridger-Teton National Forest, in Wyoming, è della blogger 22enne. Ad annunciarlo l’Fbi. E adesso proprio Brian Laundrie, il compagno della ragazza, è ricercato. Sparito nel nulla. L’ipotesi più probabile della morte della ragazza è quella dell’omicidio.
I resti della ragazza sono stati ritrovati in un cantiere vicino a un campeggio. Le ricerche sono in corso nella vasta area del Carlton Reserve, in Florida, dove sembra che il ragazzo si sia diretto prima di far perdere le tracce.

Il caso che ha sconvolto l’America
Il caso di Gabby Petito sta suscitando davvero un forte interesse negli Stati Uniti, proprio perchè in un certo senso si è svolto in diretta sui social media. E allo stesso tempo la storia della povera Gabby, uccisa probabilmente dal suo fidanzato, sta commuovendo tutti, in particolar modo i tantissimi giovani che seguivano le avventure della blogger sui social.
Si cerca la verità, si cerca giustizia, non ci si capacita di come sia possibile essere uccisi da qualcuno che si ama. L’ennesimo femminicidio che ci fa chiedere quanto ancora poco si stia facendo per arginare un problema che giorno dopo giorno miete sempre più vittime.