L’Arcobaleno tra mito e leggenda…

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A cura dell’Architetto Marco Minichiello – L’arcobaleno, una meraviglia della natura, uno spettacolo per bellezza ed armonia di colori. E’ un effetto ottico, una serie di archi colorati che si osservano in cielo dopo la pioggia a causa della rifrazione e riflessione dei raggi del sole nelle gocce d’acqua sospese nell’atmosfera. I colori percepiti sono sette: il rosso, l’arancio, il giallo, il verde, il blu, l’indaco e il violetto.

Le sfumature cromatiche però sono molte di più. L’arcobaleno da sempre ha incuriosito l’essere umano, e al di là della spiegazione scientifica è interessante scoprirne il significato simbolico attraverso miti e leggende che popolano numerose culture. In molte di esse l’arcobaleno rappresenta proprio il legame tra cielo e terra, un ponte tra due dimensioni, la materiale e la spirituale, ma anche simbolo di prosperità, di spiritualità, di magia. Nella tradizione cinese, ad esempio, è visto come un drago a due teste, una rivolta verso il cielo e una verso la terra. Ciò gli permette di fare da “ mediatore” tra le due dimensioni per inviare preghiere e pensieri. Lo stesso concetto di ponte lo ritroviamo nella cultura nordica, dove l’arcobaleno chiamato ponte di Bifrost stabilisce un contatto tra il mondo degli dei e quello degli umani.

Per i druidi, invece, l’arcobaleno simboleggia la prosperità, la fertilità. Infatti, è di buono auspicio per le donne in gravidanza proprio perchè gli archi e le mezze lune sono legati alla femminilità e alla energia lunare. La leggenda più conosciuta arriva dall’Irlanda  ed è quella della pentola d’oro legata alla figura del Leprechaun uno gnomo ciabattino che vive in solitudine e quando non lavora si diverte a fare scherzi soprattutto agli avari.

È il custode della pentola d’oro nascosta alla base dell’arcobaleno ed è simbolo di ciò che non può essere raggiunto ma anche della bellezza nascosta, della ricchezza spirituale.Anche in questa leggenda il calderone è simbolo del femminile mentre invece l’oro raffigurerebbe i figli che costituiscono la continuità della famiglia, il futuro.

L’arcobaleno annuncia la fine della pioggia e del cattivo tempo, e anche per questo gli antichi ritenevano che fosse messaggero di pace e serenità. Nella bibbia è un patto di alleanza tra Dio e l’uomo. Infatti, dopo il diluvio universale Dio promise a Noè che non avrebbe più inondato la terra inviando un arcobaleno, quindi l’impegno di Dio in favore del mondo e delle sue creature.

Nell’antica Grecia è quasi una visione magica rappresentata dal mito di Iride messaggera degli dei al cui passaggio appariva l’arco pieno di colori che fungeva tra ponte tra il cielo e la terra. L’arcobaleno è visto anche come un portale verso altre dimensioni. I nativi americani Navajo lo descrivono come un serpente multicolore che può essere cavalcato. Questa cavalcata è simbolo di iniziazione, un viaggio dal mondo terreno a quello spirituale, una guida per raggiungere la maturità.

Si va oltre nel buddismo tantrico dove il più alto stato di meditazione è chiamato “ corpo arcobaleno”. Qui la materia inizia a trasformarsi in pura luce e permette di accedere alla completa conoscenza prima di raggiungere il Nirvana ( stato di beatitudine o di illuminazione). Anche i colori possono influire su diversi aspetti e sono altrettanto importanti. I contadini, ad esempio, quando compare l’arcobaleno a seconda del colore predominante traggono previsione per il raccolto.

Così se a prevalere è il violetto sarà una buona annata per l’uva e per il vino. Se è l’arancione il raccolto sarà buono per il granoturco, se primeggia il giallo andrà bene per il grano, il verde indicherà un buon anno per gli ortaggi, il rosso per l’olio e l’azzurro per le castagne. In molti popoli è diffusa l’ idea  che l’arcobaleno beve l’acqua nel mare, nei laghi e nei fiumi per portarla in cielo. In Gallura è visto come un grande serpente multicolore che beve in mare e porta l’acqua alle nuvole e si chiama appunto Olcu biendi, orco che beve.

Un’ antica leggenda dice che dove beve l’arcobaleno sta sotterrato un tesoro. In molte credenze è espressione del divino per cui non può essere oggetto di ingiurie o di offese. Dalle nostre parti si dice che non può essere additato se non si vuole che si ammali il dito che lo ha indicato. Nell’era contemporanea è considerato simbolo di pace, speranza, unità. Le strisce colorate significano anche rappresentare tutti, unire le differenze e per questo compaiono in forma di bandiere quando si manifesta per opporsi alle guerre, alle violenze o per affermare i diritti di ogni essere umano.

“ A volte le parole non bastano. E allora servono i colori”

   Alessandro Baricco