Da sempre affascinante, la mongolfiera ci fa sognare
La mongolfiera è un veicolo aereo che utilizza aria calda per ottenere una forza o spinta verso l’alto; necessaria per sollevarsi da terra secondo il principio di Archimede. La categoria cui appartiene la mongolfiera è quella degli aerostati; ovvero veicoli aerei che utilizzano gas per sollevarsi ed è il tipo più comune di pallone aerostatico.

Andreani: il primo italiano ad osare la costruzione di una mongolfiera
I primi palloni ad aria calda risalgono addirittura al 220 d.C. in Cina, venivano utilizzati per delle segnalazioni militari ed erano ovviamente privi di equipaggio. Il pioniere del volo aerostatico in Italia fu il conte Paolo Andreani, che impressionato dall’impresa dei fratelli Montgolfier, decise di replicarla nel giardino della sua villa di campagna a Moncucco di Brugherio; commissionando a due architetti la costruzione di una mongolfiera. Fu così che il 13 marzo 1784 il conte Andreani, volò per quasi mezz’ora; coprendo 6 miglia e raggiungendo un’altezza di circa 1500 metri prima di atterrare.
Oggi la capienza di una mongolfiera arriva a 32 persone (la più grande, in Italia ha 20 posti); ma, per volare, sfrutta sempre il principio di Archimede che funziona, nell’aria, allo stesso modo che nell’acqua; l’aria calda nel pallone lo rende più leggero dell’aria esterna e lo spinge in alto.
Come sono fatte le mongolfiere?
Il pallone», spiega l’esperto pilota di mongolfiere Riccardo Trombetti, «contiene da mille a più di 8mila metri cubi di aria e gas bruciato; è in nylon e ha tanti spicchi cuciti e tenuti insieme dai nastri di carico, che partono dalla base e arrivano alla punta della mongolfiera. Il 99% delle ceste è in vimini, un materiale leggero, elastico e che non si rompe quando si atterra».
L’altro componente essenziale della mongolfiera è il bruciatore; una specie di lanciafiamme a base di gas propano: aumentando la fiamma che scalda l’aria nel pallone e rilascia gas bruciato la mongolfiera sale; lasciandola raffreddare scende.
Le mongolfiere moderne, così come quelle di 300 anni fa non hanno comandi di direzione né motori e si muovono trasportate dal vento. D’estate, poi, non possono fare voli lunghi perché nell’aria si creano zone più calde che impediscono al pallone di salire di quota. La stagione ideale per spiccare il volo è perciò l’inverno, perché il pallone si scalda meglio. In linea di massima è meglio partire al mattino presto o nel tardo pomeriggio, quando l’atmosfera è più calma.
L’ esperienza della mongolfiera, può anche essere un bellissimo regalo; MILANO MONGOLFIERE, ad esempio è una delle più importanti società italiane specializzate nel volo in mongolfiera; sono autorizzati ad effettuare voli commerciali con passeggeri, in quanto titolari di una licenza rilasciata dall’Ente nazionale Aviazione Civile (ENAC), e pertanto operano come una compagnia aerea a tutti gli effetti. Ciò garantisce la qualificazione dei piloti, in possesso di regolare licenza professionale, l’addestramento degli equipaggi, la sicurezza dei mezzi impiegati per il volo in mongolfiera e la sottoscrizione delle specifiche assicurazioni aeronautiche.