A cura di Beatrice Nencha – Da paradiso delle attrazioni per adulti & piccini, a In-Cubo popolato di scheletri, zombie, vampiri e fantasmi. Creature mostruose, in carne e ossa o virtuali, pronte ad assalire i visitatori. Fino al 3 novembre, Cinecittà World si tinge di atmosfere noir per celebrare Halloween all’insegna del brivido e dell’adrenalina. Dentro gli ex Studios di Dino de Laurentis sulla Pontina, abbiamo incontrato l’amministratore delegato del Parco, Stefano Cigarini che ci ha svelato (senza spoilerare) alcune sorprese ideate da Cinecittà World per il mese più terrificante dell’anno. Ma, soprattutto, ci rivela come è riuscito a trasformare uno dei maggiori Amusement Park italiani ed europei in un Experience Park: un viaggio attraverso 7 Mondi, tutti da esplorare. Da terzo investimento più grande a Roma nell’entertainment, dopo l’Auditorium e la Nuvola dell’Eur, Cinecittà World conta oggi 40 attrazioni e quest’anno sfiorerà il record di 400mila visitatori.

Roma è una città piena di eventi e attrazioni, perché bisogna venire a Cinecittà World?
Perché è un esperimento unico nel panorama italiano. E’ un parco a tema cinematografico-televisivo, che, a differenza di tutti gli altri, nasce da un’azienda cinematografica e televisiva vera. Non è solo un posto con un “tema”. Ma è un posto dove si girano film, spot, cartoni animati- Mentre parliamo stanno girando, in uno dei nostri set principali, Eurogames, i Giochi Senza Frontiere, dove gli ospiti del parco hanno la possibilità di diventare il pubblico e insieme a loro abbiamo realizzato la sigla del programma. E’ la tv che viene fatta davanti agli spettatori, e dove gli spettatori entrano nei meccanismi di produzione e di finzione.
Ci può fare un esempio di come la vocazione Cinema & Tv si integri all’Entertainment Park?
Noi usiamo questo luogo anche come luogo di casting: qui è stato scelto il ragazzo di 10 anni del film Pinocchio di Matteo Garrone, tra centinaia di aspiranti baby attori, tutti non professionisti. Oppure è stata girata questa estate una commedia, Il Grande Salto, con un bel cast tutto italiano (Tirabassi, Mastrandrea, Ricky Memphis) dove i primi sei attori erano a contratto, mentre dal settimo erano tutti presi tra i nostri ospiti. Infine diamo la possibilità di mettere alla prova il proprio talento in vari Contest: il 27 ottobre ci sarà l’Oscar della Danza, che è una competizione riservata ai migliori gruppi, ballerini e performer, dove i vincitori ottengono un contratto di lavoro con Cinecittà World e diventano parte del nostro cast. Normalmente il Cinema è un’industria chiusa su se stessa, dove si mettono le guardie a proteggere i set. Noi scommettiamo sul concetto opposto e abbiamo creato un format esperienziale: si entra a Cinecittà World e si può uscirne dopo aver fatto la comparsa, l’attore, aver visto la produzione di un programma tv o di un film. Oltre alle anteprime cinematografiche nei nostri Studios, tra gli eventi più graditi dai nostri visitatori.
Nel concept del Parco sono più importanti le attrazioni di tipo tradizionale, tipo Montagne Russe o gli spettacoli dal vivo che si alternano ogni ora, o le attrazioni 2.0, quelle potenziate dalle nuove tecnologie?
Ci piace definirci “costruttori di esperienze e di mondi”, possibilmente immersivi, affascinanti e pregni. La tecnologia è un mezzo per farlo e la adottiamo solo se può essere messa al servizio della storia che stiamo raccontando. Un esempio: vieni dentro Assassin’s Creed e ti faccio immergere fisicamente nella videosaga action che ha venduto 100 milioni di copie. Entra in Jurassic War e ti faccio precipitare dentro l’isola dei Dinosauri. Poi lo posso fare con la tecnologia, con il multimedia, con la realtà aumentata, con la realtà immersiva. In Jurassic War c’è un mix: è un tunnel immersivo in 4D, con un sistema di proiezioni sincronizzate. Nella Horror House invece usiamo gli attori: entri al buio e con un sistema di fotocellule si accende il monitor, appare il messaggio di The Ring, e nel frattempo ti accoglie una terrificante Samara. Sono tre esempi diversi in cui la tecnologia è usata solo se è funzionale all’emozione da veicolare.
Tecnologia, Arte ed Emozione sono racchiuse in un’attrazione davvero spettacolare del Parco: il Volarium. Un autentico Cinema Volante, dove si può fluttuare in aria come a bordo di un deltaplano..
Il Volarium è l’oggetto tecnologicamente più evoluto esistente in Italia nel settore dell’intrattenimento, ed è uno dei pochi esemplari al mondo. Quest’anno si celebrano i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, l’uomo che ha inventato il concetto moderno del volo. Abbiamo realizzato un film in cui gli spettatori volano letteralmente dentro i suoi macchinari più spettacolari e fluttuano sulla Firenze del ‘500. La sensazione è paragonabile a sorvolare il campanile del Duomo a bordo di un elicottero o di un deltaplano, con un livello di realismo assoluto che è dato sia dal filmato che dallo schermo che ti avvolge e dagli effetti speciali. Puoi avvertire il fruscio del vento sul corpo, mentre sorvoli il Lungarno, e la brezza che ti sfiora il viso. Quando la luce si riaccende, ti ritrovi seduto sospeso a 12 metri di altezza, con il cinema dietro di te. Mentre il pavimento, che era sotto i tuoi piedi, è finito dietro di te e stai letteralmente volteggiando sul film, sposando il punto di vista in soggettiva della telecamera. Bisogna provarlo per crederci.

Manca meno di un mese alla Notte delle Streghe. Ci può dare un assaggio di come Cinecittà World si prepara a terrorizzare i visitatori del Parco fino al 3 Novembre?
Intanto ci sono ben sei nuove attrazioni, che sono la traduzione in esperienze “live” dei più celebri horror-movie. Si parte da In-Cubo, che è un vero cinema interattivo: una sala cinematografica dotata di pistole dove, sullo schermo, appaiono i principali mostri della storia del Cinema. Bisogna distruggerli, lottando contro degli avversari, e alla fine ognuno ottiene un punteggio che determinerà i vincitori. Poi c’è la Horror House: un percorso da brividi nei sotterranei di Cinecittà, in compagnia di attori veri, che trasformeranno i peggiori incubi cinematografici in realtà. Preparatevi a degli incontri molto ravvicinati con Samara, o con Freddy Krueger, o a rivivere gli incubi di Venerdì 13, a sobbalzare nel letto della protagonista dell’Esorcista, fino ad esplorare l’antro terrificante di Voldemort, col serio rischio di poterlo incontrare…
Quando è importante la parola Cinecittà nel marchio e quanto “vale” un Parco come Cinecittà World?
Girando il mondo ho riscontrato che Cinecittà è uno dei marchi italiani più conosciuti: rappresenta uno stile di vita, una nazione, una cinematografia. Non a caso, il 10% dei nostri visitatori è straniero. Cinecittà World è un investimento da 220 milioni di euro, ma qui c’erano già gli studi De Laurentis e abbiamo portato delle “chicche”, come il set di Ben Hur, ricostruito sull’originale del kolossal del ‘59, e quello di Gangs of New York di Martin Scorsese. Si stima che Cinecittà World sia il terzo investimento più grande nell’Entertainment dal dopoguerra a Roma, dove il primo è l’Auditorium Parco della Musica e il secondo è la Nuvola, il Centro Congressi di Fuksas. L’intero patrimonio museale italiano, tutto quello che sta sotto alla tutela del Mibact, fattura circa 200 milioni di euro l’anno. Gardaland da sola fattura 140milioni. Quindi un unico parco a tema fattura come l’intero sistema museale più importante al mondo: il Colosseo, i Fori, Pompei. Bisognerebbe ragionare su come sfruttare al meglio le potenzialità, non sempre riconosciute, di questo settore. Il cui oggetto è il divertimento ma che può avere un ritorno importante sul Pil del Paese.
Il Parco del Cinema e della TV di Roma si trasforma – una volta indossato il visore di realtà virtuale e impugnato l’arco – nel set di un acclamato Videogame action-adventure: la saga da 100 milioni di copie di Assassin’s Creed, ambientata ai tempi di Cleopatra. Mentre lungo Cinecittà Street, il grande viale d’ingresso dominato dall’imponente set di Gangs of New York di Martin Scorsese, i peggiori incubi cinematografici della storia si materializzano in una Phobia collettiva sullo schermo di In-Cubo. Il cinema interattivo in cui la pistola hi-tech diventa l’unica arma per difendersi dai mostri e sopravvivere ai nemici.
Tutto questo, oltre alle 40 attrazioni di cui 6 nuove e 3 uniche in Italia, compongono l’entertainment-mix che rende la visita a Cinecittà World un’esperienza imprescindibile, sia per i bambini che per le famiglie. E un luogo da visitare per tutti gli amanti della Settima Arte, del Teatro o della Realtà virtuale, intesa in ogni sua declinazione. Impossibile annoiarsi in questo Parco dei divertimenti che, sin dalla nascita il 24 luglio 2014, è “gemellato” con quella che è stata definita la Hollywood sul Tevere, ovvero Cinecittà. Come “sorella minore”, Cinecittà Word si potrebbe definire la Hollywood sulla Pontina, visto che nasce nell’area degli ex Studios di Dino De Laurentis (Dinoland). O la Disneyland del Centro-sud. La sua “vision” e la sua “mission”, per dirla in termini di marketing, ce la spiega direttamente il suo amministratore delegato, Stefano Cigarini. Che dentro Cinecittà Word, da quando si è insediato nel 2013 dopo una precedente esperienza in Ferrari, ha saputo trasformare il suo ruolo di amministratore delegato in quello di “costruttore di esperienze e di mondi”.