Sembra essere giunta al capolinea la lotta, che inizialmente era mediatica, tra Giancarlo Magalli e Adriana Volpe. Un botta e risposta che è finito nelle aule di un Tribunale.
Il Tribunale di Milano ha condannato Giancarlo Magalli per diffamazione aggravata nei confronti di Adriana Volpe, conduttrice e opinionista del ”Gf Vip”, in relazione ad un’intervista rilasciata al settimanale “Chi” il 22 novembre 2017. Il conduttore televisivo dovrà risarcire i danni patiti dalla parte civile Adriana Volpe; – assistita dagli avvocati Michele Briamonte, Nicola Menardo e Stefania Nubile dello Studio Grande Stevens -; liquidati in via di provvisionale in 25.000 euro e pagare 14.000 euro di multa.

Nell”intervista il conduttore parlò, tra le altre cose, del caso Weinstein, del movimento MeToo e del caso Brizzi. La Volpe in seguito all’intervista querelò Magalli, ritenendo che alcune allusioni e riferimenti, seppur non espliciti, la riguardassero direttamente e fossero riferiti a lei e alla sua carriera.
Giancarlo Magalli ha risposto con un lungo post sulla sua pagina Facebook. «Dato che tra 5…4…3…2…1 la Volpe inonderà il web di comunicati stampa riguardanti la mia condanna esemplare per un’intervista in cui io parlavo del Me Too e NON la nominavo affatto, volevo anticiparla specificando che il giudice mi ha dato una multa (che non devo nemmeno pagare) una provvisionale (che non devo pagare) e le spese legali (che pagherò). Questo prima che dica che sono stato condannato all’ergastolo o a 10 milioni di risarcimento. Per inciso nella causa eravamo imputati io, il giornalista che mi aveva fatto l’intervista e aveva cercato di farmi parlare della Volpe (assolto) ed il direttore responsabile del giornale che l’aveva pubblicata. Per lui la querela è stata ritirata. E di chi parliamo? Ma di Alfonso Signorini che casualmente è quello con cui da allora Adriana lavora. Coincidenze, eh….».