Sembra proprio che ormai questa decisione sia ufficiale: la città di Venezia a partire dal 2022 sarà una città a numero chiuso.
In seguito anche al grandissimo afflusso di turisti che la città ha ricevuto questa estate, a partire dalla stagione estiva 2022 nel capoluogo veneto verranno introdotti tornelli e app per prenotare l’ingresso.
Questo provvedimento è già da tempo al centro di dibattiti e polemiche, ma l’estate ancora in corso pare aver dato una spinta decisiva per far diventare la città a numero chiuso.
La sperimentazione del progetto era già stata avviata in alcune occasioni, come il celebre Carnevale cittadino, il tutto chiaramente prima dello scoppio della pandemia di Covid-19.
A partire dal prossimo anno, dunque, verranno installati nuovi varchi elettronici nei luoghi chiave di Venezia, che si potranno oltrepassare solo dopo aver prenotato la visita in città. Inoltre è previsto anche un contributo di accesso, definito “tassa di sbarco“, sia per il centro storico che per le isole minori della laguna del costo che oscillerà tra i 3 e i 10 euro a seconda del periodo dell’anno.
I costi però sarebbero solo per i turisti che rimangono un solo giorno in città, chi pernotta non dovrebbe essere soggetto a tali restrizioni, oltre naturalmente ai residenti, pendolari, e studenti.
I tornelli saranno dotati di sensore ottico, per cui per accedere basterà avvicinare il proprio smartphone o l’eventuale smartcard.

Un primo tentativo a settembre
Il progetto pilota non sarà collocato né a Rialto né a San Marco come ci si potrebbe aspettare, ma diversi test saranno eseguiti già da settembre sull’isola del Tronchetto.
Il sindaco Luigi Brugnaro aveva già anticipato questa notizia l’11 luglio, dichiarando: “Ci saranno dei tornelli come quelli del supermercato e con una ‘app’ si potrà passare, in base alla disponibilità che si ha. Se uno è un cittadino, avrà sempre la ‘chiave’ del cancello, se uno è un ospite ce l’avrà per il periodo in cui è ospite. Con il contributo d’accesso possiamo usare la leva finanziaria per dissuadere le persone che non hanno prenotato l’ingresso alla città. Nell’arco di uno, due o tre anni, vedremo come andrà la pandemia, ma Venezia non si fermerà“.
Un progetto che riuscirà realmente a salvaguardare la bellissima città di Venezia eliminando il problema del sovraffollamento di cui è protagonista ogni anno?